Carissima Suor Immacolata De Matteo,
È con una mistura di gratitudine e nostalgia che mi rivolgo a te per l’ultima volta. Vorrei iniziare dicendo che “Suor Sorriso” avrebbe sicuramente dovuto essere il tuo soprannome, poiché la tua presenza irradia sempre gioia e serenità. Mi sento in dovere di farti i miei saluti, poiché non posso ignorare il fatto che tu sia stata una persona straordinaria, caratterizzata da disponibilità, umiltà e la capacità di stabilire un contatto empatico con chiunque incontrassi. Mai ti ho vista senza il tuo radioso sorriso o agitata per qualche motivo. Sempre pronta ad offrire conforto e vicinanza con le tue parole gentili.
È stato un privilegio aver lavorato al tuo fianco durante il mio tempo a Sammichele, e sento il bisogno di condividere con tutti quanto questa comunità ti debba. Quando mi sono trasferito da Milano a Sammichele, abbiamo discusso la necessità di creare un ambiente di crescita innovativo per i giovani del paese, basato sulla natura e sulla responsabilità: mi riferisco al movimento scout. Dopo vari tentativi frustrati nel trovare le persone giuste, stavo quasi per rinunciare all’idea. È grazie a te se tutto è cambiato: hai saputo incoraggiarmi con la tua serenità e la tua fede incrollabile, dandomi la spinta necessaria per agire personalmente. E ho potuto constatare che le tue parole non erano semplicemente vuote. Sammichele deve sapere che sono stati grazie a te che così tanti ragazzi hanno potuto vivere esperienze significative in questi ultimi 41 anni. Forse non tutti sono a conoscenza del ruolo che hai avuto in tutto questo.
Con affetto e riconoscenza un ultimo saluto dovunque tu sia